Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP: la storia secolare di molte famiglie

L’Aceto Balsamico non è un’invenzione moderna, ma una tradizione antichissima legata al territorio modenese che affonda le sue radici in tempi lontanissimi. E oggi è uno dei prodotti simbolo della cucina italiana e del Made in Italy. Quando si parla di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP infatti ci si sta riferendo ad un prodotto d’élite, un vero gioiello della produzione italiana che porta in alto il nome del Bel Paese.

Un po’ di storia dell’Aceto Balsamico

Già nelle Georgiche di Virgilio si parlava della consuetudine di cuocere il mosto, ma sarà solo nel settembre dell’anno 1046 che si avrà sicura testimonianza di “quel famoso aceto”, come viene descritto nella lettera che lo accompagna, quando il marchese di Toscana Bonifacio inviò al re Enrico III futuro imperatore di Germania, una bottiglia del prezioso nettare. La tradizione di regalare l’Aceto Balsamico prende sempre più piede, secolo dopo secolo, e gli aristocratici ne fanno dono molto spesso come di un prodotto assolutamente di pregio.

Secolo dopo secolo la città di Modena è diventata rinomata presso tutte le corti per questo particolare prodotto tanto che, alla fine del sedicesimo secolo, sono databili documenti in cui il Ducato Estense parla dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena come di un arricchimento per le tavole di tutti gli aristocratici.

storia dell'aceto balsamico di modena

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena: oggi come ieri

La tradizione dell’Aceto Balsamico nel territorio modenese è antichissima, come abbiamo visto e gode del favore degli intenditori da secoli. Una vera e propria leggenda per palati fini. Per difendere questo prestigio moltissime famiglie, generazione dopo generazione, si sono impegnate nel mantenere alta questa storica tradizione. Il territorio modenese è infatti ricco di acetaie che hanno una storia famigliare che si lega a doppio filo alla Storia, con la S maiuscola, e allo sviluppo della lavorazione dell’aceto.

Anche ai nostri giorni l’Aceto Balsamico di Modena è considerata una vera e propria risorsa del territorio tanto che viene definito comunemente l’Oro Nero di Modena. Il vertice dei vertici, per quanto riguarda gli aceti balsamici, è da considerare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, il vero punto di riferimento dell’alta qualità. Per produrre questo tipo di aceto è necessario rispettare scrupolosamente tutte le direttive del famigerato “Disciplinare Unico di Produzione” che regolarizza ogni fase di lavorazione.

La preparazione deve essere assolutamente naturale, artigianale e tradizionale. Non solo questo tipo di prodotto deve subire un processo di affinamento o invecchiamento importante per offrire il suo inconfondibile sapore. Il mercato degli aceti balsamici offre diverse certificazioni e la qualità varia molto in base ad esse. Ad esempio, per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP esiste la certificazione “extravecchio” che garantisce un invecchiamento di almeno 25 anni.

Si può ben immaginare che questo tipo di lavorazione porta a sviluppare bottiglie di assoluto pregio che possono essere considerate dei veri capolavori che doneranno gusto anche alle tavole più raffinate e ricercate. Basteranno pochissime gocce del prezioso nettare per dare senso a tutti i piatti, per impreziosire qualunque pietanza, per rendere speciale ogni prelibatezza, per affascinare anche il palato più esigente.