Quando si può definire “Invecchiato” un Aceto Balsamico di Modena IGP?

L’invecchiamento dell’Aceto Balsamico è un processo che va a potenziare le grandi qualità di un aceto balsamico e per ottenere una certificazione a questo processo è necessario rispettare alcuni standard. Sia l’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato che l’Aceto Balsamico Tradizionale DOP sono quindi soggetti a standard qualitativi che stabiliscono un limite oltre il quale è possibile parlare di “aceto invecchiato”.

L’invecchiamento dell’Aceto Balsamico di Modena IGP

L’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato è un prodotto che si prepone un invecchiamento di qualità che consenta comunque una grande diffusione sulle tavole degli italiani. Per alcuni aceti invecchiati infatti il tempo di invecchiamento raggiunge facilmente i 12 anni e anche di più. Ovviamente tutta questa importante fase di “riposo” si riflette necessariamente sul costo del prodotto. L’Aceto Balsamico di Modena IGP, per andare incontro alle esigenze dei clienti, è riuscito a perfezionare un sistema di invecchiamento più rapido che consente di mantenere i prezzi abbordabili.

Per essere compreso nella certificazione IGP infatti l’aceto Balsamico di Modena ha bisogno di maturare in botti di legno per un periodo di almeno sessanta giorni. Per passare al successivo step, ovvero l’invecchiamento del prodotto con certificato di qualità superiore sarà necessario un periodo molto più lungo. Un Aceto Balsamico di Modena IGP per essere considerato invecchiato deve infatti riposare nelle botti per almeno 3 anni. E’ un tempo decisamente inferiore a quello riservato alla certificazione DOP, ma senza dubbio l’alta qualità è garantita.

Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. Extravecchio – Confezione Legno

Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato: la scelta giusta

Nel mercato esistono molte tipologie di certificazione inerenti all’aceto che viene definito invecchiato. Vi è, ad esempio, anche la certificazione “extravecchio” per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP che prevede un invecchiamento di ben 25 anni. Per queste tipologie di prodotto però i prezzi sono molto alti e difficilmente potrebbero raggiungere le tavole di tutti gli italiani. Inoltre il sapore e le caratteristiche organolettiche di questo tipo di aceto sono piuttosto “estreme”.

L’Aceto Balsamico di Modena IGP è il giusto compromesso tra qualità e convenienza. Riducendo infatti i tempi di invecchiamento è possibile proporre ai clienti un prodotto assolutamente di alta qualità a prezzi più che concorrenziali. L’Invecchiato IGP offre inoltre un gusto più delicato, meno concentrato ed in molte ricette si rivela più adatto rispetto anche ad aceti molto più invecchiati. Il mosto di questo Aceto Balsamico viene ricavato da vigneti scelti: Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fontana e Montuni.

L’aspetto dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato è bruno, intenso e in qualche modo brillante. Non è troppo denso, come quelli invecchiati a lungo, ed offre un uso più semplice. Il sapore è assolutamente delicato e presenta nell’aroma anche delle note legnose che lo rendono perfetto per qualunque piatto: carni e pesce, ma anche con verdure crude e cotte. In buona sostanza l’Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato si rivela un sostegno molto versatile in cucina, adattissimo ad ogni occasione con il tipico sapore agrodolce ed equilibrato e l’apprezzatissimo aroma che presenta note piacevolmente acetiche.