Le eccellenze gastronomiche di Modena: cosa mangiare durante una visita
Una delle province italiane con il maggior numero di prodotti D.O.P. e I.G.P., Modena è celebrata da tutti gli estimatori dei prodotti della tradizione italiana. La città emiliana è un importante punto di riferimento per i “food & wine lovers”, e sventola con orgoglio la bandiera delle eccellenze del Made in Italy.
Infatti, questo territorio è caratterizzato da un elevato numero di eccellenze gastronomiche che rendono la città famosa non solo in tutta Italia, ma addirittura in tutto il mondo. Ecco, quindi, che durante una visita diventa necessario provare alcune delle specialità locali per comprendere pienamente l’alta qualità che definisce questi prodotti.
Cosa mangiare a Modena?
Aceto balsamico, Lambrusco, tortellini, tigelle e gnocco fritto: questi sono solo alcuni dei prodotti tipici di questo territorio che vanno assolutamente assaggiati in caso di visita. Una volta provati, non è possibile tornare indietro: l’alta qualità degli ingredienti ed il sapore inconfondibile che contraddistingue i prodotti vi costringerà a tornare a visitare la cittadina emiliana per poter rivivere ancora una volta un’esperienza culinaria imparagonabile.
L’aceto balsamico, una gemma italiana
L’aceto balsamico è uno dei prodotti italiani più famosi e riconosciuti, uno dei simboli di Modena nel mondo. Esistono due tipologie differenti di aceto balsamico: l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Il primo, un condimento dal sapore inconfondibile, deriva da un lungo processo di invecchiamento che può durare fino anche a decenni, frutto di un’attentissima selezione di mosti ricavati da uve pregiatissime. Dopo la scelta dei migliori mosti, viene avviato il processo di cottura a fuoco lento all’interno di contenitori a vaso aperto ad una temperatura di 84° per una durata variabile, solitamente tra le 12 e le 14 ore. Questa è una fase importantissima, poiché grazie a questo passaggio l’aceto balsamico acquisisce il suo sapore caratteristico. Dopo l’invecchiamento all’interno di botti in legno di rovere, castagno, ciliegio e ginepro, il balsamico viene travasato progressivamente da una botte all’altra. Una volta raggiunti gli anni necessari di affinamento ed invecchiamento, il prodotto viene valutato attentamente da una commissione di assaggiatori. L’Aceto Balsamico di Modena I.G.P., invece, deriva dalla combinazione di mosto cotto d’uva ed aceto di vino. Diversamente dalla controparte tradizionale D.O.P., il processo di invecchiamento risulta più breve, poiché il periodo minimo richiesto è di 60 giorni.
Questi processi di preparazione caratterizzano la qualità del prodotto e sono importantissimi per Acetaia Marchi, che grazie alla passione per il proprio lavoro ed il rispetto per la tradizione offre un risultato eccellente. Proprio con l’obiettivo di diffondere questa cultura, abbiamo organizzato diversi pacchetti di visite guidate in acetaia, per mostrare ai visitatori di ogni parte del mondo tutti gli step di questo straordinario processo, partendo dai vigneti fino alla vera e propria produzione del balsamico tipico della città emiliana. Se vi state chiedendo cosa vedere a Modena, questa potrebbe essere la risposta che state cercando. Inoltre, se volete portare un po’ di questo territorio con voi, avrete anche la possibilità di acquistare sia in Bottega oppure attraverso l’e-commerce il nostro Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. ed i Condimenti a base di Aceto Balsamico.
Il carattere frizzante del Lambrusco
Tipico simbolo della convivialità emiliana, il Lambrusco è un vino conosciuto e celebrato in tutto il mondo, apprezzato ogni giorno dagli abitanti di questo territorio. Un prodotto con caratteristiche organolettiche uniche, che lo rendono rosso e frizzante allo stesso tempo. Dal profumo fruttato e con un moderato contenuto alcolico, la sua anima frizzante rispecchia il carattere della città, un orgoglio per i produttori ed una delle basi dell’economica emiliana.
A seconda delle varietà di uva utilizzate e dal territorio di provenienza, è possibile ottenere diverse D.O.C. (denominazione di origine controllata) e I.G.T. (indicazione geografica tipica). A Modena, le D.O.C. sono:
- Sorbara: questo vino è prodotto in una decina di comuni del modenese utilizzando il 60% di uve provenienti dal vitigno in questione ed il restante 40% da uve del Lambrusco Salamino. Tra i Lambruschi del modenese è quello meno carico in quanto colore, con profumazioni fruttate e sfumature di violetta.
- Grasparossa di Castelvetro: la varietà di Lambrusco modenese che cresce specialmente in collina. Un vino corposo che, grazie ai terreni particolarmente adatti, si rivela molto pregiato.
- Salamino di Santa Croce: realizzato con l'omonimo vitigno in una zona particolare della bassa modenese a nord di Modena, è caratterizzato dal colore rosso rubino brillante e dal profumo floreale.
- Lambrusco di Modena: questa DOC raggruppa i vini con origine specifica in questa provincia, tra cui lambruschi realizzati con tutti i vitigni tipici come, ad esempio, Sorbara, Grasparossa, Salamino, altrimenti suddivisi nelle specifiche zone.
I tortellini, un piatto “di confine”
Se vi state chiedendo cosa mangiare a Modena, questa è un’opzione molto gustosa. Piatto tipico delle festività e conosciuto in tutta Italia, i tortellini sono una pasta all’uovo ripiena consumata tutto l’anno. Gustati nel brodo di carne, spesso possono essere accompagnati da un lambrusco locale. Questa tipologia di pasta è caratterizzata dal gusto “ripieno” racchiuso in una sottile pasta sfoglia all’uovo, modellata nella forma caratteristica che, nella tradizione, dovrebbe ricordare l’ombelico di una donna. Consumati anche nelle varianti “asciutte” con il ragù, i tortellini rimangono un piatto amatissimo della tradizione modenese da assaggiare assolutamente se si capita in zona.
L’invenzione del tortellino è legata ad una leggenda che vede Modena e Bologna scontrarsi da secoli per prendersi il merito della creazione di questa pietanza. Proprio per porre fine a questa diatriba, una pubblicazione umoristica stabilì nel paese di Castelfranco le origini di questo piatto, proprio al confine delle due province. Secondo la leggenda, in questo luogo un locandiere, sbirciando in una serratura, intravide l'ombelico di una nobildonna sua ospite. Per ricordarsi di quella visione, diede vita ad un piatto che gli riportasse alla mente quell’immagine anche a tavola.
Le tigelle di Modena
Le crescentine (in gergo conosciute come “tigelle”) sono una tipologia di pane originaria dell’Appennino Modenese che rappresenta la preparazione tipica dei momenti conviviali di queste zone, che va assolutamente gustata quando si visita Modena. Le tigelle sono radicate profondamente nella cultura degli abitanti, e vengono considerate un piatto veramente speciale, che sancisce i momenti di gioia a tavola. Realizzate con un impasto a base di farina, lievito secco, acqua, sale ed un pizzico di zucchero, sono presenti però in diverse varianti a seconda delle ricette famigliari.
Il dibattito sul loro nome deriva dal modo in cui erano preparate nel passato: infatti, le tigelle sono i dischi di pietra refrattaria o di terracotta in cui veniva schiacciato l’impasto e successivamente cotto, che in questo modo assumeva la tipica forma rotonda. Questo piatto, è oggi immancabile nei menù tradizionali dei locali della zona, ed è spesso accompagnato al gnocco fritto.
Il o lo gnocco fritto?
Ultimo ma non per importanza, troviamo il gnocco fritto. Conosciuto come “il gnocco fritto” nella forma dialettale, nella zona di Modena chiamarlo “lo gnocco fritto” suonerebbe strano. Rappresentante di uno stile di vita tipicamente modenese, è protagonista dei momenti di socializzazione a tavola, sia a pranzo che a cena. Storico sostituto del pane, il gnocco fritto è una preparazione diffusa in tutta l’Emilia ma con nomi e varianti differenti: ad esempio, a Bologna è conosciuto come crescentina, mentre a Parma come torta fritta ed a Ferrara come pinzino.
Solitamente, questa pietanza viene servita durante il pasto insieme ad affettati misti e formaggi, ma anche in questo caso sono presenti diverse variazioni e reinterpretazioni della ricetta originaria, frutto di tradizioni familiari tramandate di generazione in generazione. Insomma, se si passa da Modena non si può non gustare questo tipico piatto della tradizione!
Aceto balsamico e pesce: gli abbinamenti consigliati
L'aceto balsamico, con il suo gusto ricco e complesso, è un condimento versatile che può trasformare anche il piatto di pesce più semplice in un'esperienza culinaria straordinaria. Tuttavia, unire aceto balsamico e pesce richiede una certa attenzione per garantire che i sapori si armonizzino al meglio. Con questi presupposti, qui di seguito troverete alcuni consigli che vi aiuteranno a capire come abbinare al meglio questi due ingredienti deliziosi.
Il salmone affumicato e l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP
Il sapore ricco e affumicato del salmone si sposa splendidamente con l'acidità e la dolcezza dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP. Una leggera spruzzata di balsamico sulla fetta di salmone affumicato può evidenziare i sapori senza coprirli, creando un'armonia tra il gusto intenso del pesce e l'acidità balsamica.
Aceto balsamico e pesce: proviamo il branzino grigliato
Il branzino grigliato è una pietanza elegante e delicata. Per accentuare il suo sapore, potete preparare una riduzione di aceto balsamico. Basta cuocere l'aceto balsamico in una padella e spegnere il fuoco non appena il condimento si addenserà leggermente. Potrete versare questa riduzione sul branzino grigliato e ottenere una combinazione di aceto balsamico e pesce irresistibile!
Il carpaccio di tonno con salsa di aceto balsamico e agrumi
Il tonno fresco e crudo è un'ottima base per chi desidera sperimentare con l'aceto balsamico. Preparate una salsa leggera mescolando il balsamico con un po’ di succo di agrumi freschi, olio d'oliva e un pizzico di sale. Versate questa salsa sul carpaccio di tonno: potrete creare un piatto fresco e sfizioso, equilibrato e pieno di contrasti gustativi.
I calamari grigliati con la marinatura all’aceto balsamico
I calamari grigliati si presentano come una delizia leggera e saporita. Per intensificare il loro sapore, potete marinare i calamari con una miscela di aceto balsamico, olio d'oliva, aglio e erbe aromatiche. Lasciate che i calamari si imbevano di questa marinatura prima di grigliarli. Otterrete un piatto a base di aceto balsamico e pesce ricco di aromi e inebrianti sapori mediterranei.
L’insalata di frutti di mare con vinaigrette
L’insalata di frutti di mare è già deliziosa e può diventare a dir poco straordinaria grazie a una vinaigrette all'aceto balsamico. Mescolate il balsamico con olio d'oliva, senape, aglio e prezzemolo: questa particolare vinaigrette avvolgerà delicatamente i frutti di mare conferendo loro una nota di acidità e complessità capace di conquistare anche i palati più esigenti.
Aceto balsamico e pesce? Da provare!
L’aceto balsamico può essere un alleato prezioso per esaltare i sapori del pesce, ma ovviamente è tutta una questione di gusti! Sperimentate con queste combinazioni consigliate e lasciatevi sorprendere dal modo in cui l'aroma unico del balsamico è in grado di trasformare il vostro piatto di pesce in un'esperienza gastronomica memorabile.
Il nostro consiglio è provare più combinazioni di aceto balsamico e pesce, anche usando diverse tipologie di balsamico. Potete trovare numerose opzioni di qualità nel nostro shop online e anche nella nostra Bottega del Balsamico situata a due passi dalla nostra acetaia. Vi aspettiamo per offrirvi i nostri prodotti migliori e per darvi altri consigli sugli abbinamenti da portare in tavola.
Ricette natalizie con l'aceto balsamico: ecco alcune pietanze da considerare
Nel periodo natalizio, la tavola diventa il palcoscenico di sapori avvolgenti e piatti ricchi di tradizione. Per aggiungere un tocco di raffinatezza alle nostre festività, è una buona idea non sottovalutare il potere dell'aceto balsamico. Questo condimento pregiato può aiutarci a trasformare piatti comuni in creazioni culinarie straordinarie. Qui di seguito proponiamo tre ricette natalizie con l’aceto balsamico che potranno rendere i menu delle feste ancora più gustosi. Le dosi potrete stabilirle in base ai vostri gusti e al numero di commensali.
Un’insalata degna delle festività natalizie
Anche l’insalata può diventare festiva: basta aggiungere un po’ di colore e un tocco di sapore in più. Con questi presupposti vogliamo proporvi una ricetta semplice e capace di conquistare anche i palati più esigenti. Gli ingredienti sono i seguenti:
- Insalata mista
- Noci tostate
- Formaggio di capra
- Mirtilli rossi secchi
- Riduzione di aceto balsamico
Questa è sicuramente una delle ricette natalizie con l’aceto balsamico più facili da preparare. Quello che dovreste fare è preparare un'insalata mista con foglie di diversi colori, aggiungere le noci tostate e il formaggio di capra sbriciolato. Dopo aver sparso i mirtilli rossi secchi sulla pietanza, potrete versare la riduzione di balsamico su di essa e servire. La riduzione potrà essere preparata cuocendo lentamente l'aceto fino a ottenere una consistenza densa.
Il salmone: un delizioso protagonista di una delle ricette natalizie con l’aceto balsamico
Anche un buon piatto di salmone glassato all'aceto balsamico e miele potrà stupire piacevolmente i vostri ospiti, non siete d’accordo? In questo caso, gli ingredienti necessari sono:
- Filetto di salmone
- Aceto balsamico
- Miele
- Sale e pepe
- Rosmarino fresco
Per preparare questa ricetta, che possiamo definire una delle migliori ricette natalizie con l’aceto balsamico, bisogna mescolare l’aceto balsamico e il miele in parti uguali all’interno di una ciotola. Dopodiché si dovranno posizionare i filetti di salmone su una teglia foderata con carta da forno e spennellarli con il mix di aceto balsamico e miele. Si dovranno aggiungere sale, pepe e rosmarino fresco per aromatizzare, e cuocere in forno. Prima di portare in tavola, si potrà aggiungere un filo di aceto balsamico che donerà un tocco di gusto in più e renderà il piatto più accattivante da un punto di vista visivo.
La pera caramellata con gelato e riduzione di aceto balsamico
Come ben sappiamo, il balsamico è perfetto anche con alcuni dolci e con alcuni gusti di gelato. Pertanto, per completare il menu delle ricette natalizie con l’aceto balsamico munitevi di pere mature, zucchero di canna, gelato alla vaniglia e, ovviamente, di un buon Aceto Balsamico di Modena IGP. Le pere andranno sbucciate e tagliate in fette spesse, poi dovranno essere messe in padella con lo zucchero di canna e fatte caramellare. Le fette di pera caramellate potranno essere servite su una base di gelato alla vaniglia e il piatto potrà essere completato con una generosa riduzione di aceto balsamico che andrà ad avvalorare il tutto con un contrasto dolce-agrodolce.
Un menu eccellente grazie alle ricette natalizie con l’aceto balsamico... e agli ingredienti giusti!
Se volete che il balsamico diventi un alleato prezioso nella creazione di piatti festivi indimenticabili, queste ricette natalizie con l’aceto balsamico potranno sicuramente fornirvi qualche spunto. Sperimentate e lasciatevi ispirare dalla magia di questo condimento, portando un tocco di eleganza ai vostri festeggiamenti. Non dimenticate, però, di usare ingredienti di qualità. Al balsamico ci pensiamo noi: venite a trovarci nella nostra Bottega situata sulla Strada Fossa Monda Nord, al numero 126, a pochi minuti dal centro storico di Modena. Vi aspettiamo dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 12:30 e dalle 14:00 alle 18:00.
Una deliziosa vinaigrette con l'aceto balsamico
La vinaigrette è una salsa classica utilizzata in cucina per condire insalate, verdure e altre preparazioni. La sua semplicità è il suo punto di forza, ma ciò non significa che debba essere monotona! Infatti, ci sono diversi metodi per realizzarla. Con questi presupposti, oggi ci immergeremo nel mondo della cucina e andremo a vedere come preparare una deliziosa vinaigrette con l'aceto balsamico, un condimento che aggiungerà una nota dolce e ricca ai vostri piatti.
Vinaigrette: la ricetta di base
La vinaigrette è una salsa dal sapore inebriante, a base di aceto, olio e sale. La sua origine è francese, e il nome stesso deriva dalla parola "vinaigre" che significa aceto. Oltre alla ricetta di base, esistono numerose varianti da provare. Infatti, è molto apprezzata la vinaigrette con l'aceto balsamico, ma non solo. Questo condimento può essere personalizzato con una varietà di ingredienti tra cui:
- erbe aromatiche,
- spezie,
- senape,
- aglio,
- miele,
- molto altro.
In generale, questa salsa si presenta come un condimento versatile che può trasformare qualsiasi insalata o altre pietanze in un piatto ancor più delizioso e appagante.
Il gusto unico della vinaigrette con l'aceto balsamico
Come sapete, l'aceto balsamico è un tesoro italiano molto noto per il suo sapore complesso e la sua consistenza particolare. È prodotto nella regione dell'Emilia Romagna, dove il mosto d'uva viene invecchiato in botti di legno per anni, spesso decenni, fino a sviluppare il suo caratteristico gusto agrodolce e il profumo avvolgente. L'aceto balsamico è disponibile principalmente in due tipologie: Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Generalmente, quest’ultimo prodotto (meno invecchiato rispetto al tradizionale) è l’ideale per preparare il condimento di cui stiamo parlando. Renderà unica la vostra vinaigrette con l'aceto balsamico!
Come preparare la vinaigrette a base di balsamico
Per preparare una deliziosa vinaigrette con l’aceto balsamico vi proponiamo una ricetta molto semplice. Vi serviranno i seguenti ingredienti:
- 3 cucchiai di aceto balsamico di buona qualità,
- 1/2 tazza di olio extra vergine di oliva,
- 1 cucchiaino di senape,
- 1 cucchiaino di miele (opzionale, per un tocco di dolcezza),
- Sale e pepe nero macinato fresco a piacere.
La preparazione della vinaigrette con l'aceto balsamico
Per preparare questo condimento, mettete il balsamico e la senape in una ciotola e, se desiderate una vinaigrette più dolce, aggiungete il cucchiaino di miele. Mescolate bene gli ingredienti, con una frusta o una forchetta, per ottenere una miscela omogenea. Aggiungete lentamente l'olio extra vergine di oliva, versandolo a filo mentre continuate a mescolare. Questo passo è fondamentale per emulsionare la vinaigrette e creare la consistenza desiderata. Infine, assaporate la vinaigrette e aggiungete sale e pepe a piacere, regolando il sapore secondo le vostre preferenze.
Una volta pronta, la vostra vinaigrette con l'aceto balsamico potrà essere utilizzata per condire insalate, verdure grigliate, carni arrosto o anche come marinata per il pollo o il pesce. Il suo equilibrio tra dolce e acido la renderà un condimento perfetto per qualsiasi occasione culinaria! Potete trovare un ottimo balsamico da usare per la ricetta direttamente nel nostro shop online e anche nella nostra Bottega. Quest’ultima è situata a pochi minuti dal centro storico di Modena. Si tratta di un negozio artigianale dove potrete trovare tutti i nostri prodotti: non solo l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P., ma anche i Condimenti Balsamici, le Salse, le Composte e non solo.
Un menu in cui il protagonista è l'Aceto Balsamico di Modena
L'Aceto Balsamico di Modena è uno dei tesori culinari dell'Italia, accompagnato da una tradizione che risale a secoli fa. Questo condimento scuro e profumato è noto per il suo sapore agrodolce e il suo profumo avvolgente che possono trasformare un piatto semplice in un'esperienza culinaria straordinaria.
Oggi vi proponiamo una sorta di menu di esempio, da prendere come spunto e da usare per trovare la giusta ispirazione in cucina. Insieme faremo un breve viaggio attraverso diverse portate, dall'antipasto al dessert, che possono essere realizzate mettendo in primo piano l'aceto balsamico. Naturalmente, le pietanze da provare sono molto più numerose, ma noi ne abbiamo scelte alcune tra le nostre preferite. Qualunque piatto sceglierete, il balsamico potrà arricchire ogni boccone!
L’antipasto? Un buon carpaccio di manzo con riduzione di aceto balsamico
Iniziamo il nostro viaggio culinario con un antipasto leggero e delizioso: il carpaccio di manzo. Questo taglio di carne dalla consistenza sottile può essere servito con una riduzione di Aceto Balsamico di Modena. Il sapore di quest’ultimo è capace di equilibrare perfettamente il gusto ricco e la tenera consistenza della carne, creando una vera e propria esplosione di sapori in bocca.
Il risotto all' Aceto Balsamico di Modena e funghi porcini
Il risotto ai funghi porcini è cremoso e dotato di un sapore delicato ma coinvolgente. Con un filo di balsamico può diventare ancora più gustoso. Questo condimento dona un tocco di gusto acidulo e agrodolce che equilibra perfettamente il piatto. Il balsamico potrà esaltare il sapore dei funghi porcini senza coprirlo in alcun modo.
Il filetto di maiale come secondo piatto
Come secondo piatto, vi consigliamo un succulento filetto di maiale glassato con una riduzione di aceto balsamico. Il maiale tenero si sposa splendidamente con il sapore agrodolce dell’Aceto Balsamico di Modena: creerà un contrasto gustoso che soddisferà persino i palati più esigenti!
Che dire delle verdure grigliate?
Il menu al balsamico può essere avvalorato da un contorno fresco e leggero come un’insalata mista. Troppo semplice? In alternativa si potrà optare per un contorno a base di verdure grigliate. Per rendere speciali questi contorni, basterà aggiungere l'Aceto Balsamico di Modena, il quale conferirà una nota di gusto intensa e ricca ai vari ingredienti.
Dessert: panna cotta con riduzione di balsamico
Chiudiamo il nostro menu con un dessert raffinato: la panna cotta, una crema dolce e vellutata che può essere servita con fragole fresche (quando disponibili) e una riduzione di aceto balsamico. Questo dessert è una sinfonia di dolcezza e acidità: il balsamico eleva il sapore delle fragole e completa la panna cotta in modo sublime.
Come rendere ancora più unico il menu a base di Aceto Balsamico di Modena?
Di certo non sarà un menu leggero, ma sicuramente può diventare un esempio da cui prendere ispirazione. Per renderlo ancora più speciale, sarà importante scegliere un Aceto Balsamico di Modena di alta qualità. Noi di Acetaia Marchi prepariamo questo condimento all’interno della nostra Acetaia e lo vendiamo nella nostra Bottega del balsamico. Pertanto, vi invitiamo a prenotare una visita nella nostra Acetaia, che vi permetterà di scoprire i segreti della produzione del balsamico, tramandati di generazione in generazione. Dopodiché potrete passare dalla nostra Bottega: vi proporremo tanti prodotti da degustare e da portare sulle vostre tavole!
Filetto di cervo con salsa ai frutti di bosco e Aceto Balsamico di Modena IGP
Tra le tante delizie gastronomiche d'Italia, un posto lo merita sicuramente l'aceto balsamico di Modena, dal gusto delicato, per palati raffinati. Può essere comprato insieme ai classici condimenti balsamici oppure in confezioni regalo, davvero apprezzate per chi ama la buona cucina. Chi ama cimentarsi alla scoperta di nuovi cibi e tra i fornelli, sono tante le ricette che coinvolgono l'aceto balsamico, dalle verdure, alla carne, al dolce. Ecco allora una squisita ricetta carne e Aceto Balsamico di Modena IGP: il filetto di cervo con salsa ai frutti di bosco. Per gustare a pieno il sapore di questo prodotto della tradizione.
Come si fa l'aceto balsamico?
Prima di affrontare la ricetta, occorre ricordare come nasce il prezioso Aceto Balsamico di Modena. Tendenzialmente sono tre le fasi principali con cui si ottiene questo prodotto: pigiatura delle uve, cottura del mosto e fermentazione dello stesso. Vi sono poi maturazione e invecchiamento.
Le uve da cui si ricava l'aceto balsamico devono provenire dalla provincia di Modena, in particolare delle varietà Lambrusco e Trebbiano di collina. Si pigiano fino a ottenere un mosto che poi va cotto in un paiolo a fuoco diretto, per diverse ore. La fase successiva è la fermentazione: dopo la bollitura, infatti, nel mosto inizia il processo, ad opera di microrganismi come lieviti e acetobatteri, che porta alla fermentazione. Da queste trasformazioni si forma l'acido acetico, che sprigiona i primi aromi dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. Infine c'è la fase della maturazione, nella quale gli enzimi producono il particolare colore, i profumi e il sapore dell'Aceto Balsamico di Modena. La maturazione e l'invecchiamento richiedono un lunghissimo processo (da 12 a 24 anni!) per ottenere il prodotto che tutti conosciamo.
Filetto di cervo con salsa ai frutti di bosco: gli ingredienti
Veniamo alla nostra ricetta carnivora, per 4 persone, il filetto di cervo con salsa ai frutti di bosco e aceto balsamico. Cominciamo dal dire che occorrono 600 grammi di filetto di cervo; 200 grammi di frutti di bosco; 150 grammi di fondo di cervo; 70 grammi di Aceto Balsamico di Modena rigorosamente IGP Invecchiato; 50 grammi di burro; 5 grammi di sale, mezzo spicchio di aglio, pepe e sale quanto basta, un rametto di rosmarino e 50 cl di Vodka.
Preparazione del filetto di cervo ai frutti di bosco
Per prima cosa in una padella fonderemo a fuoco vivo il burro con il rosmarino, fino a farlo diventare spumeggiante. A questo punto potremo aggiungere i filetti, facendoli scottare leggermente da ambo le parti. Togliamo il rosmarino e l’aglio e fiammeggiamo con la vodka. Dopo aver disposto i filetti in modo piacevole nel piatto caldo, aggiungeremo i frutti di bosco, il fondo di cervo e sfumeremo con Aceto Balsamico di Modena IGP Invecchiato. Occorrerà far restringere la salsa e aggiungere infine sale e pepe. Quest’ultima operazione va fatta lontano dal fuoco, altrimenti la carne perderebbe le sue qualità organolettiche. Per ultimo saliamo i filetti e decoriamoli con un rametto di ribes e un ciuffetto di menta.
Ricetta vegana: Gazpacho di verdure, Tofu marinato e Aceto Balsamico di Modena IGP
Chi non ha mai sentito parlare dell'aceto balsamico di Modena? Un prodotto dal gusto delicato, per palati raffinati che amano sperimentare. Si può acquistare insieme ai classici condimenti balsamici oppure in confezioni regalo di aceto balsamico, sempre molto apprezzate. Ma si può anche utilizzare in cucina, per chi ama cimentarsi alla scoperta di nuovi cibi. E l'aceto balsamico non si accorda solo coi piatti di carne, ma anche coi piatti vegetariani e vegani. Ecco allora una Ricetta vegana con Aceto Balsamico di Modena IGP, per gustare a pieno il sapore di questo prodotto della tradizione.
Cosa è l'Aceto Balsamico di Modena
Prima di dare la ricetta, spieghiamo bene cosa è l’Aceto Balsamico di Modena. Tutti sappiamo che ha un sapore delicato e quasi dolce, decisamente diverso dall’aspro dell’aceto di vino classico. La sua particolare caratteristica è dovuta alle condizioni climatiche e produttive del territorio in cui è realizzato. Il vero Aceto Balsamico è prodotto da mosti di uve coltivate nel territorio modenese, rispettando le tradizionali procedure. Sangiovese, Lambrusco, Trebbiano di collina, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni sono gli uvaggi necessari, cui si aggiunge aceto di vino nella misura del 10% e una parte di aceto vecchio di almeno un decennio. Il prodotto, infine, viene collocato in botti o tini di legno pregiato, e poi portato nell'acetaia dove va travasato di botticella in botticella fino ad ottenere un prodotto invecchiato 12 o 24 anni. Qui c’è un po’ di confusione, come ingredienti è descritto IGP invece l’ultima parte in rosso riguarda DOP.
La ricetta vegana: gli ingredienti
Per gustare a pieno il gusto dell'aceto balsamico, ecco una ricetta vegana niente male: il Gazpacho di verdure, Tofu marinato e Aceto Balsamico di Modena IGP. Cominciamo dagli ingredienti necessari per 4 persone. Occorrono 200 grammi di peperone verde e 200 grammi di pomodori verdi, 150 grammi di cetriolo, 100 grammi di rucola, 100 grammi di sedano, 1 cipollotto rosso. A questi vanno aggiunte 2 fette di pane in cassetta, 150 grammi di tofu al naturale, 1 mazzetto di prezzemolo, basilico, olio extravergine di oliva e sale.
Preparazione del gazpacho vegano
Cominciamo prendendo il tofu a cubetti e scottandolo in acqua leggermente salata per 5 minuti. Una volta faccio ciò, occorre scolarlo e marinarlo nell’aceto classico. Si prendono i peperoni verdi, che vanno puliti dai semi interni, lavati e tagliati a tocchetti. Quindi è la volta dei cetrioli: occorre pelarli e tagliarli a pezzetti. Stessa sorte per i pomodori verdi e il sedano. Va quindi spezzetta la rucola. Nel frattempo dovete bagnare il pane con un filo di Aceto Balsamico IGP.
A questo punto occorre riunire tutte le verdure tagliate, la rucola spezzettata e il pane a pezzi in un frullatore. Prima di frullare ben ben, insaporite con sale, qualche cucchiaio di olio. Il composto deve essere frullato finemente. A questo punto il vostro Gazpacho è quasi pronto. Va servito con i cubetti di tofu, alcuni anelli di cipollotto e foglie di basilico. A piacere si possono aggiungere olio Extravergine di olive e l’immancabile Aceto Balsamico. Un piatto fresco, nutriente e che sarà sicuramente gradito da tutti!
Baccalà norvegese con Aceto Balsamico di Modena IGP
L'Aceto Balsamico di Modena IGP non è un aceto come tutti gli altri: il suo aroma, il gusto delicato, ne fanno un ingrediente per ricetta da palati raffinati. Si tratta di un prodotto apprezzato da chi ama la buona cucina. Non a caso vi sono numerose ricette che prevedono l'uso dell'Aceto Balsamico: verdure cotte e crude, dolci, carne e anche pesce. Non ci credete? Vi proponiamo una favolosa ricetta pesce e Aceto Balsamico di Modena IGP, vale a dire il baccalà norvegese con Aceto Balsamico di Modena IGP. Provare per credere.
Cosa è l'acetaia
Prima di affrontare la ricetta, parliamo un attimo del luogo in cui il mosto cotto fermentato diventa Aceto Balsamico: cioè l’acetaia. È in questo luogo quasi magico, di solito un sottotetto, che vengono collocate le batterie delle botti per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP.
La "batteria" è l’insieme di botti, ognuna avente una dimensione diversa, dalla più grande alla più piccola, nelle quali avviene il travaso del prezioso liquido, che nasce dalla cottura di mosti formati da uve delle varietà Lambrusco e Trebbiano di collina. L’affinamento e l'invecchiamento di questo prodotto richiedono un lunghissimo processo, che varia da 12 a 24 anni.
Baccalà norvegese con Aceto Balsamico di Modena IGP: gli ingredienti
Cominciamo dagli ingredienti per 4 persone per la preparazione di questa ricetta a base di pesce e Aceto Balsamico.
- 500 grammi di filetto di baccalà;
- 500 grammi di spinaci freschi;
- 150 grammi di zucchero;
- 100 grammi di peperone rosso;
- 100 grammi di mela verde;
- 100 grammi di farina di riso;
- 80 grammi di cipolla rossa;
- 25 grammi di prezzemolo;
- 1 litro di latte;
- 50 ml di Aceto Balsamico di Modena IGP;
- 25 ml di olio extravergine d’oliva;
- 25 ml di acqua frizzante;
- Sale e pepe quanto basta.
Baccalà norvegese con Aceto Balsamico di Modena IGP: la preparazione
Per prima cosa dovete mettere a bagno il baccalà in acqua fredda per 24 ore, al termine delle quali dividete il baccalà in due parti: una parte andrà rimessa a bagno nel latte per altre due ore. Al termine di questo procedimento, il baccalà nel latte dovrà cuocere con parte della cipolla rossa, tagliata a julienne, fino ad ottenere un composto quasi asciutto.
La parte restante è di nuovo da dividere in due: una andrà fritta in una pastella a base di farina di riso ed acqua frizzante, servita su una crema di peperone rosso, l’altra cotta a vapore e servita su un letto di spinaci saltati al burro. Sopra agli spinaci si mette la cipolla rossa, brasata all’Aceto Balsamico di Modena IGP, vi si adagia il baccalà e si cosparge con gocce di Aceto Balsamico.
Il baccalà cotto nel latte va mantecato con olio extravergine d’oliva, prezzemolo tritato e profumo d’aglio. Va fatta anche la crema di mela verde: si sbuccia la mela e si taglia a pezzi. Si fanno saltare i pezzi nel burro con l’aggiunta di latte, si frulla il tutto, ottenendo una vellutata. In un tegame, si aggiungono Aceto Balsamico di Modena IGP, zucchero e si cuoce a fuoco lento, fino a ridurre ad un quarto il liquido. Il liquido cremoso si cosparge sul baccalà. Le tre cotture vanno nello stesso piatto.
Panforte di Siena profumato all’Aceto Balsamico di Modena IGP: due tradizioni che si uniscono
Per chi non conoscesse questo dolce, il Panforte di Siena rappresenta un tipico dolciume della tradizione natalizia toscana. La versione originale è realizzata con mandorle e un composto di miele e spezie, oltre che da frutta sia candita che secca. Il sapore è molto dolce, con un retrogusto di frutta candita e di mandorle unito a un classico sentore di spezie. Un gusto che si manifesta in forma più leggera nella versione bianca, mentre è molto più intenso in quella nera.
Quindi se prediligete quella categoria di dolci molto aromatici e speziati, allora il Panforte è sicuramente il dolce che fa al caso vostro. Se poi, invece, desiderate provare una variante di questo dolce, con l’accostamento a un prodotto che si sposa alla perfezione con l’insieme di profumi e spezie di questo dolce delizioso, allora continuate a leggere questa ricetta. Stiamo parlando di questo dolce con Aceto Balsamico di Modena IGP.
Ingredienti
250 g di mandorle sgusciate
100 g di arancia candita a cubetti
75 g di cedro candito a cubetti
75 g di farina forte
1 cucchiaino (o anche due, a seconda dei gusti) di Aceto Balsamico di Modena IGP
5 g di spezie varie in polvere (noce moscata, coriandolo e chiodi di garofano)
150 g di miele all’arancio
75 g di zucchero a velo
75 g di zucchero a velo
1 cialda di Montecatini
Preparazione
Come prima cosa bisogna provvedere a tostare le mandorle, per un circa una decina di minuti a 150 gradi in forno. Poi si devono raccogliere in un’ampia terrina in cui si aggiungerà farina, le spezie in polvere, la frutta mista candita a vostra scelta e naturalmente all’Aceto Balsamico di Modena IGP. Passate poi a sciogliere moto lentamente il miele in un apposito pentolino, aggiungendo anche lo zucchero a velo e un cucchiaio colmo d’acqua; otterrete così uno sciroppo, che andrà aggiunto al composto di mandorle, mescolando alla perfezione tutto l’insieme di ingredienti.
La consistenza finale dovrà essere alquanto compatta. Una volta terminato questo procedimento iniziale, proseguire foderando un stampo dalla forma circolare con carta forno; per queste quantità, la misura indicata è un diametro di 18 cm, che è la misura più classica utilizzata per il Panforte. Successivamente si deve posizionare la cialda sulla base. Distribuite poi il composto costituito dalle mandorle e dal miele, appianandolo bene tramite il dorso di un cucchiaio e cospargete l’intera superficie con tanto zucchero a velo.
Infornare il Panforte a 180 gradi per circa 30 minuti.
Lasciare intiepidire per pochi minuti e, quando sarà freddo, cospargervi nuovamente sopra la quantità di zucchero a velo che desiderate.
Curiosità
Come sicuramente avrete notato, in questa ricetta il classico foglio di ostia, che non a tutti piace, è stato sostituito dalla cialda di Montecatini. Quest’ultima è alle mandorle e, quindi, ciò indubbiamente riesce a dare molto più sapore a tutto l’insieme.
Consiglio
Una volta freddo, Il Panforte di Siena profumato all’Aceto Balsamico di Modena IGP va coperto (come sottolineato poc’anzi) da un manto di candido zucchero a velo. Questo non solo per renderlo molto più goloso ma, se preparato durante le festività, anche per una versione prettamente natalizia.
Sushi rolls con tonno, verdure e Aceto Balsamico di Modena IGP: la cucina orientale incontra la tradizione modenese
L’Aceto Balsamico di Modena IGP è indubbiamente la denominazione maggiormente diffusa nel settore commerciale, oltre a essere quella più esportata nel mondo, per quanto riguarda questo prodotto alimentare. All’esterno dei confini della tradizione culinaria modenese, il cosiddetto oro nero delle tavole è sicuramente uno degli ingredienti più graditi dagli chef.
Tra gli abbinamenti più originali troviamo quello dell’Aceto Balsamico di Modena IGP accostato al Sushi rolls con tonno e verdure, che risponde al successo che la cucina giapponese ha avuto negli ultimi anni nel nostro Paese. Se volete portare in tavola dei primi piatti con Aceto Balsamico di Modena IGP, ma avete anche un debole per il sushi, ecco la ricetta completa del sushi rolls con aceto balsamico.
Ingredienti per 4 persone
- 200 g di riso per il sushi
- 4 fogli di alga nori
- 200 g di tonno crudo per il sushi
- 1 avocado
- 1 carota
- 1 gambo di sedano
- una piccola quantità di valeriana
- Aceto Balsamico di Modena IGP
- 1 cucchiaino di zucchero
- sale
Preparazione: il riso
Il primo passaggio da fare è quello di pelare la carota, per poi tagliarla a fettine e a bastoncini molto sottili. In seguito tagliare il sedano con lo stesso procedimento. Dopodiché si devono scottare le verdure in acqua bollente salata, per un lasso di tempo corrispondente a circa 30 minuti. Dopo aver eseguito questi primi passaggi, si continua cuocendo il riso con 400 ml di acqua e un po’ di sale, per circa 15 minuti.
Ora è arrivato il momento di scaldare l’Aceto Balsamico di Modena con il sale e lo zucchero. Una volta pronto il composto, lo si deve versare sul riso caldo verso fine cottura, mescolando con molta velocità. A questo punto rovesciare il riso in una terrina per poi coprirlo con il classico stuoino di bambù. Quest’ultimo viene utilizzato in questa tipologia di ricette, in quanto ha l’importante funzione di far uscire il vapore. Ogni tanto si deve mescolare mentre si raffredda.
Preparazione: il ripieno
Intanto preparare gli altri ingredienti, a cominciare dal tonno da tagliare in listarelle piuttosto spesse. Proseguire pelando l’avocado e tagliando anche questo a fette doppie di spessore rispetto al tonno. Poi si compone il tutto. Disporre sull’apposito stuoino di bambù adoperato per il sushi, i fogli di alga nori. Prima di procedere è importante provvedere a inumidire le mani, in modo tale da riuscire a stendere con molta più facilità uno strato leggero di riso.
Ricordatevi di lasciare 2 cm liberi su ciascun lato più lungo. Schiacciate lievemente lo strato d riso per renderlo più compatto. Disporre sul riso a 2 cm dal bordo una striscia di carote, poi una striscia di sedano e una di avocado. Unire il tonno e qualche cimetta di valeriana. Iniziando da un lato e facilitando il procedimento con lo stuoino, cominciate ad arrotolare, schiacciando il bordo libero della nori sul riso.
Arrotolare e in caso di necessità inumidire il lato di chiusura della nori per farlo aderire nel migliore dei modi. Comporre gli altri sushi alla stessa maniera. Bagnare la lama del coltello e tagliare il sushi a rondelle spesse. Disponete su un piatto col taglio verso l’alto e servire accompagnato dall’Aceto Balsamico di Modena IGP.