La produzione dell’Aceto Balsamico: dal passato al presente

L’Aceto Balsamico è uno dei prodotti più amati e conosciuti in Italia e all’estero, legato a doppio filo alla città emiliana di cui è un simbolo. La sua produzione risale ad una lunga tradizione, ed affonda le radici in luoghi del mondo insospettabili. Ma oggi, come si produce l’apprezzatissimo Oro Nero di Modena? In questo articolo vi parleremo proprio della produzione dell’Aceto Balsamico. Dal passato con le sue origini al presente con le nuove tecniche di lavorazione, fino ad arrivare alle tavole dei nostri clienti.

La produzione nel passato

L’Aceto Balsamico è visceralmente collegato a Modena e al suo territorio. Non si può parlare di uno senza citare l’altro, con il suo clima e i suoi vitigni dalle uve zuccherine già apprezzate fin dall’antichità. Infatti, l’antenato dell’Aceto Balsamico trova le sue radici nei mosti d’uva e negli aceti che già venivano ampiamente utilizzati in Mesopotamia, in Palestina e in Egitto. L’utilizzo del mosto arrivò fino a Roma, dove gli antichi romani crearono una sorta di antenato del balsamico. Infatti, grazie a loro si cominciò a cuocere il mosto d’uva, un passaggio fondamentale per la produzione dell’Aceto Balsamico. Tuttavia, inizialmente non veniva utilizzato come condimento: per arrivare a questa pratica si deve aspettare del tempo, e di questo utilizzo comincia ad esserci traccia nelle Georgiche di Virgilio.

L’antenato del balsamico ha subito diverse variazioni nel tempo, e la produzione dell’Aceto Balsamico che conosciamo oggi ha una natura più recente, che risale al XVIII secolo. Infatti, l’aggettivo “balsamico” iniziò a comparire nei registri degli inventari ducali della Reggia Estense di Modena nel 1747. Con il passare del tempo, le tecniche sono state migliorate e tramandate di generazione in generazione, permettendoci di portare sulle tavole di oggi un condimento eccezionale.

L’Aceto Balsamico di Modena ha raggiunto un traguardo importantissimo circa 30 anni fa: infatti, nel 1993 ha ottenuto il suo primo riconoscimento ufficiale dal Ministero dell’Agricoltura e successivamente, nel luglio del 2009, è arrivata l’ufficializzazione dell’I.G.P. da parte della Commissione Europea. Il Tradizionale di Modena ha invece trovato la sua tutela D.O.C. nel 1986 e il riconoscimento D.O.P. nel 2000.

olio-balsamico-bottiglie

La produzione dell’Aceto Balsamico: come avviene oggi?

Da una storia millenaria nascono due tipologie di Aceto Balsamico: il Tradizionale di Modena D.O.P. e l’Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Entrambi vengono realizzati esclusivamente con uve provenienti dai vitigni di Lambrusco, Sangiovese, Trebbiano, Albana, Ancellotta, Fortana e Montuni della nostra provincia.

La produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. avviene usando il mosto d’uva cotto, senza l’aggiunta di aceto di vino e grazie ad un lungo affinamento e/o invecchiamento in botti di legni pregiati. Infatti, dopo aver selezionato i mosti migliori, all’interno delle migliori acetaie di Modena si avvia il processo di cottura a fuoco lento all’interno di contenitori a vaso aperto. In questa fase, si sviluppa il sapore caratteristico di questo prodotto. Successivamente, con la fase di affinamento e/o invecchiamento, le botti contenenti il prodotto vengono disposte in batterie (di norma composte da 5 botti) di differenti capacità (60-50-40-20-10 litri), ed il balsamico viene progressivamente travasato da una botte all’altra. Le botticelle possono essere in rovere, castagno, ginepro, ciliegio, gelso, frassino e acacia.

L’Aceto Balsamico di Modena I.G.P., invece, si ottiene dall’unione di mosto cotto e aceto di vino. L’invecchiamento e affinamento avvengono sempre in botti di vari legni, tuttavia le tempistiche sono più brevi: si tratta, infatti, di un periodo da 60 giorni a 2 anni. Il risultato che si ottiene è un prodotto dal sapore e odore inconfondibile.

La nostra produzione dell’Aceto Balsamico: una visita in acetaia

Noi di Acetaia Marchi portiamo a termine ogni fase di produzione dell’Aceto Balsamico con estrema attenzione. Tante cure, tanta passione e un’elevata attenzione al dettaglio ci consentono di proporre prodotti genuini e capaci di conquistare ogni palato. In fondo, per portare sulle tavole dei nostri clienti questa deliziosa eccellenza italiana ci vuole tutto questo e anche molto altro. Noi, però, non sentiamo la fatica: preparare il nostro Oro Nero ci piace e ci rende felici e soddisfatti, perché sappiamo il valore che ha il nostro lavoro.

Se siete di passaggio nella zona e vi state chiedendo cosa fare a Modena, se siete curiosi e volete conoscere più da vicino le fasi di produzione dell’Aceto Balsamico e la sua lunga tradizione, allora è possibile prenotare una visita presso la nostra Acetaia. Questa esperienza vi darà l’opportunità di immergervi nella storia del balsamico e scoprire tutti i segreti dei produttori. Proponiamo, infatti, diversi pacchetti di visite in acetaia disponibili in diverse lingue, per mostrare a clienti di ogni parte del mondo ogni step di questo affascinante processo produttivo.

Un’esperienza immersiva nell’acetaia

Partendo da una passeggiata tra i vigneti, verrà raccontato il ruolo che questo prezioso prodotto ha svolto e svolge ancora oggi nella cultura e nella cucina dell’Emilia-Romagna. I visitatori potranno anche partecipare a degustazioni private, dove verranno proposte diverse varietà di Aceto Balsamico Tradizionale. Con questa esperienza, si potrà imparare a distinguere le varie sfumature di gusto ed aroma del prodotto, e la storia unica che ogni tipologia racconta. L’incontro con i maestri acetai permetterà poi di condividere esperienze e conoscenze con i propri ospiti, arrivando a soddisfare tutte le curiosità.

Infine, per portare un pezzo di Modena nella propria casa e provare un prodotto dalla qualità eccezionale, alla fine della visita è possibile comprare i prodotti che prepariamo nella nostra Bottega. Qui, i produttori saranno felici di poter consigliare i propri clienti, rispondere alle loro domande e spiegare nel dettaglio tutte le caratteristiche. Questo rapporto diretto aggiunge un valore inestimabile, rendendo l’esperienza unica ed autentica.

Cosa vedere a Modena: l’acetaia e la sua tradizione

La visita in Acetaia è molto più di una semplice attività turistica: è un’esperienza immersiva nella storia e nella cultura locale, che permette di scoprire i segreti di un prodotto con una tradizione tramandata di generazione in generazione. Questa visita esclusiva permette di conoscere una delle eccellenze gastronomiche italiane maggiormente riconosciuta e celebrata a livello mondiale.

Non esitate e metteteci alla prova: grazie alle visite guidate programmate potrete partecipare ad un evento che lascerà in voi un ricordo indelebile, e vi permetterà di apprezzare maggiormente questo prodotto straordinario. Vi aspettiamo nella nostra acetaia a Modena!