Le caratteristiche dell’Aceto Balsamico di Modena IGP Biologico

SI tratta di un pregiato prodotto italiano ed ora insieme scopriremo la sua storia storia, produzione ed usi in cucina del celebre aceto balsamico modenese.

Per chi non ne fosse a conoscenza, a contraddistinguerlo è il colore scuro/brunastro, la buona densità, e il gusto piacevolmente agro e ben equilibrato, con sentori che cambiano a seconda del tipo di legno in cui l’aceto si trova ad invecchiare.

La storia dell’Aceto Balsamico

Il nome dell’aceto balsamico è legato in maniera indissolubile al suo territorio, abitato sin da tempi molto antichi: già nel III secolo a.C. Gli antichi abitanti del Modenese dovettero ingegnarsi per trovare tecniche che potessero contribuire alla produzione vitivinicola, ed ebbero così l’idea di ricorrere alla bollitura del mosto, così da evitare le operazioni di fermentazione e vinificazione.

A metà del XVIII secolo comparve per la prima volta il termine balsamico nei registri della cantina degli Estensi. L’aggettivo era chiaramente legato alle particolari proprietà curative del prodotto, utilizzato contro le piaghe della peste o per combattere le emicranie. Nel corso dei secoli, l’aceto balsamico ha riscosso sempre più apprezzamenti nel panorama enogastronomico nazionale e non, fino ad ottenere il riconoscimento DOP dalla Comunità Europea nel 2000.

Aceto balsamico IGP: caratteristiche e produzione

Nel 2009 l’aceto balsamico di Modena ottenne dalle autorità europee la denominazione IGP (Indicazione Geografica Protetta). Un prodotto enogastronomico di grande eccellenza, apprezzato davvero in tutto il mondo, la cui produzione è strettamente tutelata dal disciplinare custodito gelosamente dal consorzio aceto balsamico di Modena. Questi tutti i passaggi della sua produzione:

  • Pigiatura delle uve provenienti dai vitigni delle province di Modena e Reggio Emilia (Albana, Lambrusco, Sangiovese e Trebbiano), a cui segue la produzione del mosto ed una sua parziale fermentazione, cottura o concentrazione.
  • Per conferire all’aceto le sue caratteristiche organolettiche, al mosto si aggiunge una dose di aceto vecchio almeno 10 anni ed una di aceto di vino (pari almeno al 10% del prodotto totale).
  • Invecchiamento in botti di legno per un periodo di almeno 60 giorni, al termine del quale si esamina il prodotto e si verifica se davvero possiede tutte le caratteristiche necessarie per poter essere definito un aceto balsamico di Modena IGP.

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L’ Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Biologico Platino vanta un sapore molto armonico, morbido e acetico, e ha un colore nero intenso brillante. Con il suo profumo intenso e i suoi sapori fruttati freschi, si rivela l’ideale per chi ama valorizzare e insaporire ogni piatto con un Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Biologico eccellente e di alta qualità.

Dall’unione dei migliori Mosti e Aceto di Vino, ottenuti esclusivamente da uve coltivate nei terreni della famiglia con metodo Biologico, nasce un Aceto Balsamico di Modena I.G.P. Biologico speciale e caratterizzato da un’altissima densità. Questo prodotto è studiato puramente per una clientela Biologica sempre più larga ed esigente.

Vediamo quali sono i suoi ingredienti:

  • Mosto di uva Cotto, Aceto di Vino. È un prodotto 100% Biologico. Non contiene conservanti, coloranti, addensanti, antiossidanti, dolcificanti né solfiti aggiunti.
  • Acidità: > 6%
  • Densità: 1,34 circa