Dietro ad ogni degustazione di Aceto Balsamico c’è un vero e proprio percorso sensoriale

L’Italia ha da offrire al mondo intero una pluralità di prodotti rinomati per le loro caratteristiche. Si pensi ad esempio all’aceto di Modena. Più precisamente, l’Aceto Balsamico di Modena DOP è un prodotto peculiare, non facilmente sostituibile con prodotti simili, questo perché viene realizzato combinando passione, tradizione e maestria dei produttori che tramandano di generazione in generazione i loro segreti. Proprio per questo, fare una degustazione d’aceto potrebbe essere un’esperienza davvero unica nel suo genere, capace di coinvolgere tutti i sensi.

Come si degusta l’aceto?

La degustazione dell’Aceto Balsamico di Modena va fatta preferibilmente di mattina, poiché il palato, diversamente da ciò che avviene nelle diverse ore della giornata, è pronto ad accogliere nuovi sapori e questo permette di cogliere appieno tutte le sfumature dell’aceto. Inoltre, è bene precisare che non va mai bevuto come si farebbe con un liquore ad esempio, ma va fatto girare a piccoli sorsi nel palato come si fa col vino. Prima di passare all’assaggio, però, è necessario osservarlo bene, al fine di controllare se si tratta di un prodotto limpido, luminoso, se ha un colore particolarmente intenso e la sua densità. Infatti, più l’aceto è corposo, maggiore è la sua resa nelle ricette più ricercate, ad esempio sulla carne succosa.

Un prodotto più liquido, invece, si presta meglio a condire piatti semplici come le insalate. Tuttavia, diversamente da come si potrebbe pensare, non sempre densità è sinonimo di invecchiamento: non è detto che le cose vadano di pari passo, ed un aceto denso può essere anche più giovane di uno più liquido. Infine, si effettua, un’analisi olfattiva per individuare i diversi sentori. Di solito, un aceto più sciropposo, presenta sapore e profumi dell’uva; un aceto più giovane ha un odore di cotto ed uno più vecchio permette di percepire i sentori legnosi e fruttati.

passeggiata tra le vigne - aceto balsamico tradizionale di modena DOP

Le visite guidate in acetaia

Per fare una degustazione di aceto è possibile organizzare una visita guidata in acetaia, che si svolge seguendo un percorso, che parte dal vigneto e si conclude con la degustazione dell’oro nero:

  • Passeggiata tra le vigne: si inizia il percorso osservando e toccando con mano le vigne da cui parte la produzione di aceto, in questo modo è possibile immergersi in tutto il processo di produzione dell’aceto.
  • Visita alle sale: le acetaie hanno diverse sale per la produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP (in genere nel sottotetto delle acetaie) e dell’Aceto Balsamico di Modena IGP. In queste sale, passeggiando tra le varie botti di legno che custodiscono il prezioso condimento, è possibile apprendere tutti i segreti di produzione.
  • La degustazione: al termine della visita guidata, solitamente si passa all’assaggio del prodotto, seguendo i consigli dei produttori, per assaporarlo al meglio. Inoltre, è possibile conoscere i segreti per abbinarlo al meglio e renderlo protagonista di molteplici piatti.
  • Acquisto del prodotto: dopo aver fatto un percorso di conoscenza del prodotto, è possibile acquistare direttamente in acetaia le diverse tipologie di aceti, selezionati dai produttori e consigliati a seconda degli abbinamenti che si ha intenzione di preparare.