Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. extravecchio o affinato? Le differenze
L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. è uno dei condimenti più apprezzati ed imitati del nostro territorio, che dal 2000 vanta appunto la Denominazione di Origine Protetta.
Noi di Acetaia Marchi lo produciamo esclusivamente con mosti cotti di uve provenienti dalle province di Modena e Reggio Emilia. Per poter ottenere un prodotto di qualità dobbiamo riprodurre particolari condizioni climatiche in singolari sottotetti e seguire passo dopo passo una dettagliata procedura.
Produciamo entrambe le tipologie di balsamico tradizionale: l’Affinato e l’Extravecchio. Questi prodotti differiscono tra loro in particolare per quanto riguarda il procedimento di invecchiamento. Entriamo nel dettaglio.
Le tipologie di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.
Come anticipato, le due principali categorie di balsamico tradizionale di Modena si distinguono sulla base del loro invecchiamento. L’invecchiamento del prodotto è determinato dal tempo che questo trascorre all’interno delle botti. Il balsamico, man mano che invecchia, verrà travasato in botti più piccole. L’insieme delle botti è chiamato “batteria” e deve essere composto da almeno 4 pezzi.
L’affinamento è il procedimento tramite il quale l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P., via via che invecchia, diviene sempre più concentrato e aromatico grazie all’azione degli aceto-batteri. Occorrono circa due anni affinché si avvii il processo di fermentazione ed acetificazione del prodotto di partenza. Ne servono altri dieci di invecchiamento nelle varie botti della batteria per ottenere un prodotto che possa essere definito “affinato”.
Viene considerato “extravecchio” un balsamico tradizionale che ha subito una maturazione in botte di almeno 25 anni. Questa tipologia di prodotto viene prelevata annualmente dalla botte più piccola. La sua produzione e l’imbottigliamento devono seguire le procedure fissate dal disciplinare di produzione. Il disciplinare obbliga i produttori ad imbottigliare l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. in bottigliette da 100 ml, sigillate sul tappo con un contrassegno numerato.
Le differenze tra l’Affinato e l’Extravecchio
Insomma, la principale differenza tra i due prodotti è data dal tempo di invecchiamento, che risulta superiore per l’extravecchio. Questa differenza si traduce in un’ulteriore distinzione: quella che riguarda il sapore e la consistenza. La più lunga durata dell’invecchiamento porta l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. extravecchio ad avere una consistenza più densa e un sapore più aromatico e deciso.
L’aromaticità viene definita da una commissione d’assaggio composta da 5 degustatori che devono aver avuto l’abilitazione dalla Camera di Commercio di Modena. Questi attribuiscono un punteggio per l’aspetto visivo, il profumo e il gusto del prodotto. Solo dopo l’approvazione da parte della commissione sarà possibile imbottigliare e vendere l’aceto come Balsamico Tradizionale.
Un aceto affinato deve raggiungere un punteggio minimo di 229 punti, mentre un extravecchio non deve avere un punteggio sensoriale inferiore ai 255 punti.
Volete assaporare un ottimo Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P.?
Se avete risposto di sì, non esitate a provare i nostri prodotti. Noi di Acetaia Marchi proponiamo sia l’Affinato che l’Extravecchio, entrambi puri e pregiati, dal colore nero intenso, carico e lucente e dotati di una gradevole e armonica acidità. Possiamo proporre diverse soluzioni e ogni volta avrete a disposizione un Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. di qualità e unico nel suo genere.